martedì 3 febbraio 2009

Archivio Genchi: una bufala alla Diossina!

"Il più grande scandalo della Repubblica" lo annunciava il Premier dell’Impunità Berlusconi in un comizio ad Olbia, mentre in qualità di Presidente del Consiglio si preoccupava di fare campagna elettorale al candidato del PDL per le regionali. Senso delle Istituzioni a parte, il punto da esaminare non sono le dichiarazioni di Berluscao, poiché queste sono servite solo a dare il via al processo mediatico che tramite Genchi ha già raggiunto l’ex PM di Catanzaro De Magistris da un lato, e dall’altro per avviare celermente la formulazione di una legge che limiti le intercettazioni.

De Magistris è il magistrato che osò indagare sulla nuova tangentopoli italiana: Why not, Poseidone e Toghe Lucane, inchieste puntualmente a lui avocate secondo un golpe giudiziario in piena regola in cui il presidente e garante costituzionale, del CSM, Giorgio Napolitano espletava il suo ruolo in stato di profonda letargia. Letargia che è continuata quando la procura competente di Salerno decide di archiviare le accuse mosse a De Magistris e mettere sotto indagini quella di Catanzaro, cosa non legale ma legalissima! Eppure si parlò di scorribande tra procure quando illegalmente la procura di Catanzaro controindagava la procura di Salerno, cosa non illegale ma illegalissima. La procura di Salerno che legittimamente aveva richiesto le carte delle inchieste di De Magistris si vide negare per ben sette volte ciò, giungendo così ad un provvedimento di sequestro. Tutta la casta e la stampa tuonò allo scandalo ed in un paese al contrario come l’Italia si arrivò ad una altra sanzione del CSM nei confronti della procura di Salerno che aveva osato dare ragione a De Magistris. Non una parola, una sola parola venne divulgata dalla stampa quando il tribunale del riesame di Napoli conferma la legittimità di quel provvedimento di sequestro. Provvedimento per il quale, su richiesta del ministro Alfano, il CSM aveva disposto trasferimenti ed il licenziamento del procuratore capo di Salerno Apicella.

Gioacchino Genchi fu incaricato da De Magistris come consulente tecnico per trattare tabulati telefonici. Afferma di non aver mai svolto intercettazioni, al contrario di quanto è stato sbandierato. Il modus operandi di Genchi, non è stato diverso da quello che ha avuto sull’inchiesta della strage di Paolo Borsellino ed in molti altri processi in cui l’operato di Genchi è stato fondamentale per le sentenze giudiziarie. Ma chi scopre l’archivio Genchi? E’ la stessa procura di Catanzaro che essendo stata indagata, prima da De Magistris e poi da quella di Salerno è in conflitto d’interessi. Tutta la vicenda De Magistris non è altro che apologetica del conflitto d’interessi: dal suo ex procuratore capo Lombardi al vicepresidente del CSM. Poi ci sono gli imprenditori ed i politici. Uno di questi, il presidente indagato della Regione Calabria in quota Forza Italia e commissario delegato per l'emergenza ambientale Giuseppe Chiaravalloti (a fianco) veniva più volte intercettato (non da Genchi) mentre parlava al telefono con la sua segretaria. Letteralmente: “Lo dobbiamo ammazzare… no gli facciamo le cause civili per il risarcimento danni e ne affidiamo la gestione alla Camorra napoletana… non è che io voglio soldi…”. Poi sentenziò: “De Magistris passerà gli anni suoi a difendersi”.

Il 20 febbraio, De Magistris sarà di nuovo dinanzi al CSM. Oggetto del nuovo provvedimento disciplinare è l’abnorme incarico affidato a Genchi nel trattamento di dati personali. La mia previsione è una ed una soltanto: De Magistris sarà espulso dalla magistratura come è successo ad Apicella. La mia unica speranza, invece è che la difesa di De Magistris (procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia), riesca ad evitare il peggio. Tra due settimane vedremo se la promessa di Chiaravalloti diverrà cronaca.










Intanto, dopo quell’annuncio di Berlusconi, il popolo italiota sarà impassibile di fronte a qualunque legge che limiti l’uso delle intercettazioni, credendo che questa sia un’emergenza. Infatti ha dichiarato: "Abbiamo già preparato un testo che è migliorativo rispetto alla situazione attuale, un ottimo testo. Ma si può ancora migliorare. Si dovrebbe fare una legge in modo più restrittivo. Si può fare di più. Il caso Genchi convincerà anche gli alleati della necessità di una stretta...".

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono soggetti ad approvazione, quindi non sono ammessi off topic, spam e volgari battibecchi.
Postando il vostro commento, acconsentite implicitamente alle seguenti regole:

Non sono consentiti:
1. messaggi anonimi
2. messaggi pubblicitari
3. messaggi con linguaggio offensivo
4. messaggi con contenuto razzista o sessista
5. messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)