lunedì 12 gennaio 2009

Mrs Centovetrine

E’ insopportabile come il servizio pubblico si adoperi sempre più a palcoscenico dei politici di turno, con tanto di riflettori, phard, trucco, salottino con divano, tavolinetto con caffè e pasticcini. Magari con prove tipo “Ciak, si gira”. Dopodiché, poche domande, mai quelle giuste, solo ad hoc. E’ quello che puntualmente avviene nella trasmissione di RaiTre “Telecamere” condotta da Anna La Rosa, già docente di giornalismo politico all'università di Tor Vergata, una sospensione dall’ordine dei giornalisti, da diversi anni infeudata alla rai e che però più che conduttrice fa la governante del salottino della Casta.

Nella puntata di ieri, gli ospiti protagonisti erano Maurizio Lupi del PDL e vicepresidente della camera e dopo un periodo di epurazione dal famigerato pizzino formato inciucio, Nicola Latorre del PDmenoL… un uomo tutto d’un pezzo. Per intenderci, in base alle (da loro odiate) intercettazioni, si preoccupava tanto di interloquire con Consorte, lui e d’Alema, nell’ambito di patti e favori per la scalata UNIPOL, diciamo che pianificavano qualcosa di penalmente rilevante. Ovviamente non sono mancati durante la puntata i dovuti servizi sponsor all’immagine dei padron-ospiti.

Secondo il duo Lupi-Latorre, le procure ogni tanto decidono di litigare come dei ragazzacci di strada, qualche PM esprime il suo sadismo perseguitando il primo politico a tiro, ad esempio arrestandolo per poi scarcerarlo qualche giorno dopo, per farlo soffrire, insomma. Poi ci sono le intercettazioni, che sono pericolose… tipo armi di distruzione di massa (dei politici).

Ma per tornare alla nostra Mrs. Centovetrine dei politici di turno, quando finalmente accenna a esprimere una propria opinione sulla base delle balle e falsità in temi di giustizia, che cosa dice? Beh, proprio nulla. Riassume, facendo proprie, le balle di Lupi e Latorre. Che giornalista!

Ma ecco i punti più salienti. Quando viene chiesto semplicemente se è urgente la riforma della giustizia, il Provenzano del PDmenoL, risponde che va fatta e sottolinea più volte: “non perché bisogna colpire qualcuno”. Ma perché, c’è forse motivo di farlo? Qualcuno ha forse violato la sua privacy “nell’esercizio delle sue funzioni”? Mentre Lupi, con tono di rimprovero, precisa a Latorre che è ovvio che la riforma della giustizia è per i cittadini. Già e per chi sennò? Basta vedere le anticipazioni ed opinioni di Sua Impunità per capire che è per i cittadini… bisogna vedere quali.

Ma la cosa divertente è quando Anna La Rosa chiede ai suoi padron-ospiti cosa ne pensano del fatto che la Jervolino abbia registrato la propria conversazione con il segretario nazionale del PD, Nicolais, in tema di questione morale. Maurizio Lupi risponde che non vorrebbe la Jervolino nemmeno come amica e Latorre con sorriso beffardo, dice: Io sono contrario a tutti i tipi di registrazione, figuriamoci per una cosa del genere. E chi vuol capire capisca!

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